EGITTO SPLENDORE MILLENARIO – a Bologna

locandina

Una storia plurimillenaria, una civiltà unica che affascina tutto il mondo: l’Egitto delle Piramidi e dei Faraoni, del dio Osiride e della sua amata Iside. Ma l’Egitto è anche egittologia, scoperte, ricollocamenti, archeologia e collezionismo, settore in cui l’Italia ha una posizione chiave sin dall’inizio dell’Ottocento e che conserva tutt’oggi.
La mostra Egitto, che apre il prossimo 16 ottobre al Museo Civico Archeologico di Bologna, non è solo di fortissimo impatto visivo e scientifico ma è anche un unicum nel suo genere poiché gran parte della collezione egiziana del Museo Nazionale di Antichità di Leiden in Olanda, 500 reperti databili dal Periodo Predinastico all’Epoca Romana, saranno trasferiti nella città delle Due Torri per un’operazione che non ha precedenti nel panorama internazionale.
La collezione di antichità egiziane di Leiden – una delle prime dieci al mondo – e quella di Bologna –  tra le prime in Italia per numero, qualità e stato conservativo – verranno così a fondersi e integrarsi in un percorso espositivo di circa 1.700 metri quadrati di arte e storia.
Inoltre i capolavori di questi due collezioni saranno esposti insieme a importanti prestiti del Museo Egizio di Torino e del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, all’insegna di un network che vede coinvolte le principali realtà egittologiche italiane.
La storia di una civiltà unica svelata in una grande mostra che riunisce capolavori dal mondo e che racconta di Piramidi e di Faraoni, di grandi condottieri e sacerdoti, di dei e divinità, di personaggi che fecero il passato dell’Egitto e che grazie a archeologia, scoperte e collezionismo non smette mai di incantare, rivelarsi, incuriosire, affascinare e ammaliare generazione dopo generazione.

Statue di Maya e Meryt XVIII dinastia, regni di Tutankhamon (1333 – 1323 a.C.) e Horemheb (1319 – 1292 a.C.)

Statue di Maya e Meryt
XVIII dinastia, regni di Tutankhamon (1333 – 1323 a.C.) e Horemheb (1319 – 1292 a.C.)

Da ottobre Bologna diventa la capitale dell’Egitto antico con la mostra Egitto. Splendore millenario. Capolavori da Leiden a Bologna al Museo Civico Archeologico.
La collezione egiziana del Museo Nazionale di Antichità di Leiden in Olanda e quella di Bologna si uniscono integrandosi in un percorso espositivo di circa 1.700 metri quadrati di arte e storia.

Nelle rinnovate sale del Museo Civico Archeologico dal 16 ottobre 2015 al 17 luglio 2016 una imperdibile occasione per scegliere Bologna e vedere l’esposizione.

Manico di specchio XVIII dinastia (1539 – 1292 a.C.) Legno e avorio Collezione Palagi

Manico di specchio
XVIII dinastia (1539 – 1292 a.C.)
Legno e avorio
Collezione Palagi

La mostra Egitto. Splendore millenario. Capolavori da Leiden a Bologna è  un’ esposizione di fortissimo impatto visivo e scientifico e anche un’operazione che non ha precedenti nel panorama internazionale: la collezione egiziana del Museo Nazionale di Antichità di Leiden in Olanda – una delle prime dieci al mondo – e quella di Bologna – tra le prime in Italia per numero, qualità e stato conservativo dei suoi oggetti- danno vita a un percorso espositivo di circa 1.700 metri quadrati di arte e storia.
Dall’Olanda giungeranno 500 reperti, databili dal Periodo Predinastico all’ Epoca Romana e importanti prestiti giungeranno dal Museo Egizio di Torino e dal Museo Egizio di Firenze.
Per la prima volta saranno esposti i capolavori delle due collezioni, tra cui: la Stele di Aku (XII-XIII Dinastia, 1976-1648 a.C.), il “maggiordomo della divina offerta”; gli ori attribuiti al generale Djehuty, che condusse vittoriose le truppe egiziane nel Vicino Oriente per il faraone Thutmose III (1479-1425 a.C.); le statue di Maya, Sovrintendente al tesoro reale di Tutankhamon, e Meryt, cantrice di Amon, (XVIII dinastia, regni di Tutankhamon-Horemheb, 1333-1292 a.C.), massimi capolavori del Museo Nazionale di Antichità di Leiden, che lasceranno per la prima volta l’Olanda.
Tra i numerosi oggetti che testimoniano il raffinatissimo stile di vita degli Egiziani più facoltosi, un Manico di specchio (1292 a.C.) dalle sembianze di una giovane fanciulla con in mano un uccellino.
Infine, per la prima volta dopo 200 anni dalla riscoperta a Saqqara della sua tomba, la mostra offre l’occasione unica e irripetibile di vedere ricongiunti i più importanti rilievi di Horemheb, comandante in capo dell’esercito egiziano al tempo di Tutankhamon e poi ultimo sovrano della XVIII dinastia, dal 1319 al 1292 a.C.

Rilievi con prigionieri Nubiani controllati da soldati egiziani XVIII dinastia, regno di Tutankhamon (1333 – 1323 a.C.)

Rilievi con prigionieri Nubiani controllati da soldati egiziani
XVIII dinastia, regno di Tutankhamon (1333 – 1323 a.C.)

Infoline e prevendita
Telefono: +051 0301043

Orari
dal martedì al giovedì dalle 9 alle 18.30
venerdì dalle 9 alle 22
sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18.30
(la biglietteria chiude un’ora prima)

Biglietti
Intero > € 13,00
Ridotto > € 11,00
Ridotto Gruppi > € 10,00
Scuole > € 5,00
Famiglia > € 28,00 (due adulti e tre bambini dai 6 ai 18 anni)

Sito internet di Egitto Splendore Millenario

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